Per aprire un negozio a Roma e provincia è obbligatorio presentare la SCIA Commerciale Online allo Sportello Unico per le attività Produttive. Se hai un’attività commerciale, artigianale, industriale devi presentare la SCIA esclusivamente per via telematica allo sportello per le attività produttive (S.U.A.P.) utilizzando il portale istituzionale del Comune di Roma.
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La SCIA commerciale è la dichiarazione che viene fatta dal gestore o proprietario del locale prima di avviare, modificare o cessare un’attività produttiva nel Comune di Roma.
La procedura della scia al SUAP del Comune di Roma dipende dalla tipologia di attività commerciale che si intende aprire.
Per svolgere l’attività di somministrazione di alimenti e bevande nel Comune di Roma è necessario presentare una S.C.I.A. Il Regolamento di Roma con Delibera n. 35/2010 ) stabilisce la presenza di requisiti strutturali del locale in cui viene svolta l’attività e che interessano sia la superficie destinata alla somministrazione che quella destinata ai servizi, con particolare riguardo agli spazi dedicati alla manipolazione degli alimenti.
Il Comune di Roma ha stabilito il rispetto di alcuni criteri di qualità ai quali è attribuito uno specifico punteggio. Inoltre è obbligatoria la presentazione allo sportello unico per l’edilizia del progetto d’impianto elettrico quando le opere di installazione, di trasformazione e di ampliamento riguardano interventi edilizi subordinati a permesso di costruire ovvero a SCIA edilizia.
Tabella dei criteri di qualità
Tra questi criteri troviamo anche l’insonorizzazione del locale che deve essere certifica da un Tecnico Competente in Acustica Ambientale che provvederà alla valutazione previsionale di impatto acustico oppure alla valutazione di impatto acustico
Il Comune di Roma ha stabilito un differente punteggio (40, 30, 20, 15, 10, 5, punti) secondo la ZONA di appartenenza:
L’elenco delle zone urbanistiche che costituiscono le ZONE A, B e C è riportato nello SCHEMA 1 del Regolamento per l’esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, di cui alla Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35/2010.